Home
Biography
blog
Books
chords
discography
dylan
dylan tribute
foto
Hb
Krundaals
Links
literature
london
lyrics
chords
Mr. Antondjango's Band
mp3
music
pepe
Video
pics
politics
religion
School

Mail Me!!!

 

 

+ Dal Vangelo secondo Matteo  (5,1-12)

 

Gesù, avendo saputo che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zabulon e di Neftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

Il paese di Zabulon e il paese di Neftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata”.

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”.

Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”.

Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedeo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.

 Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.

Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

 

 

Ricordarci ancora che il vangelo è buona notizia non è scontato.

Lo fa Matteo in questo testo: ci parla di LUCE, anzi di una grande luce.

E’ il desiderio dell’evangelista (oltre che suo compito) quello di ricordarci ancora che Gesù è luce.

La parola di Gesù è quella luce che ci fa constatare che “il regno dei cieli è tra noi”.

 

Senza una buona luce quante cose diventano complicate;

neppure i tessuti più vivaci riescono a “rendere bene”, anche le cose più pulite hanno “un che…”, persino un artista usando dei precisi colori, senza una buona luce, dubita della sua opera…

 

Mi piacerebbe pensare ad una chiesa così illuminata da Gesù da riuscire a comunicare la gioia che viene dal vivere il Vangelo di vita, una chiesa così illuminata capace di trasmettere la speranza che nasce dal sapere che Dio opera concretamente nell’oggi.

Mi piacerebbe esser parte di una chiesa che viva concretamente nella misericordia di Dio e solo questo sia criterio del pensare e dell’agire e solo questo si impegni a trasmettere.

 

…in fondo è questo che tutti desideriamo per la nostra vita: una vita illuminata e quindi capace di vedere le cose come stanno davvero, e capace di orientarsi verso le cose che davvero contano.

 

Matteo ci viene incontro e ci suggerisce l’importanza della conversione, ma prima ci dice è necessario lasciarsi illuminare dalla presenza di Cristo e ascoltare la sua Parola.

Nessuno di noi ha cambiato qualcosa per forza;

per forza, per timore, per paura, per costrizione… ci si adatta, si sopporta, ci si rassegna.

E’ solo l’amore che ci cambia

 

Verrà il momento in cui sarà necessario “subito, lasciare le reti e seguirlo”, ma sarà dopo averla vista questa luce che illumina tutta la nostra vita, dopo aver ascoltato quella Parola che ci sceglie.

E sappiamo, proprio dall’esperienza di Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni, quanto lento, difficile e controverso sia questo cammino della conversione.

 

(quante partenze alla cieca o dietro a fatue luci, quante cose lasciate/sprecate per seguire parole o  suggestioni che si son rivelate solo movimento d’aria)

 

Oggi solo lasciamoci il lusso di coltivare questo grande desiderio, di vedere alla sua luce e di ascoltare la sua Parola di misericordia e di vita.

E’alla buona luce che anche i nostri gesti di giustizia e di solidarietà avranno pienamente il colore della vita, per noi e per i nostri fratelli.