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Quante volte avrei voluto scrivere parole per l’azzurro dei tuoi occhi in cui la rima fosse ancora amore-cuore che vorrei fosse soltanto cuor sincero e non battesse solamente sulle note della lotta contro il nero contro il nero quante volte avrei voluto scrivere canzoni per le tue mani gentili non solo dichiarazioni d’odio contro i maestri della guerra ed invece una canzone un po’ preghiera che non fosse solo un urlo contro la paura della sera la paura della sera Vorrei cantare per te e per le mani tue Per i tuoi occhi blu che ti son dati di lassu’ Perche’ se guardo te riflesso dentro al blu Della tua anima vedo chi ha acceso il sole Quante volte avrei voluto usare accordi semplici leggeri Dolci come fossero pensieri dal mio cuore nati mentre guardo te che dormi E un po’ sorridi e allora ti tengo le mani mentre sogni prati pieni di colori e di animali strani di colori e di animali strani Ed invece molte volte scrivo cose irte ed aspre come pietre e sassi Sopra muri alzati per paura d’esser veri e di sapere amare il sole il vento ed ascoltare il rumore di un pallone preso a calci o il canto dei delfini e il mare il canto dei delfini e il mare Vorrei cantare per te e per le mani tue Per i tuoi occhi blu che ti son dati di lassu’ Perche’ se guardo te riflesso dentro al blu Della tua anima vedo chi ha acceso il sole |